La Terapia Cognitivo-Comportamentale (TCC) è un indirizzo della psicoterapia che si interessa globalmente del disagio psicologico e degli ostacoli che vengono frapposti tra l'individuo e il benessere psicologico.
La TCC sta diventando sempre più popolare grazie all'efficacia dei propri trattamenti e alla lunga durata dei risultati ottenuti.
Sebbene si possa far risalire le prime tracce della TCC agli inizi degli anni '60 con il testo di Ellis " Ragione e psicoterapia", i primi testi sulla modificazione cognitivo-comportamentale appaiono negli anni '70. Con il trascorrere degli anni all'interno dell'approccio CC sono venuta a crearsi correnti che rivolgono la loro attenzione maggiormente ad uno dei due aspetti o ad altre variabili.
Tutte le correnti hanno in comune tre concetti fondamentali:
- l'attività cognitiva influenze comportamento;
- l'attività cognitiva può essere monitorata e modificata;
- il cambiamento cognitivo facilita il cambiamento comportamentale.
E' importante sottolineare che nell'approccio CC il termine "cognitivo" è inteso come "insieme di pensieri, ragionamenti".
I tre concetti esposti precedentemente racchiudono di principi base di tutti gli indirizzi CC: esistono alcuni processi interni non manifesti (pensieri, credenze, cognizioni) che mediano il modo di percepire le situazioni da parte dell'individuo e causano determinate reazioni comportamentali.
In base a quanto detto precedentemente la TCC si prefigge come obiettivo la modificazione delle cognizioni e dei comportamenti che sono causa del malessere.
Questo indirizzo psicoterapeutico è annoverato tra le terapie a breve termine in quanto presenta una durata limitata nel tempo. La durata della terapia varia in base alle caratteristiche del disagio. Vi possono essere problemi specifici la cui soluzione avviene in pochi incontri (12-16 sedute), ma possono presentarsi, anche, difficoltà più complesse che richiedono un numero maggiore di incontri.
Solitamente, il paziente è reso partecipe di tutto il lavoro terapeutico al fine di condividere insieme al terapeuta sia gli obiettivi che le strategie utilizzate per raggiungerli. Si viene a creare una vera e propria collaborazione terapeuta-paziente il cui scopo è quello di risolvere il disagio dell'individuo.
Galeazzi A., Meazzini P. (2004). Mente e comportamento. Trattato italiano di Psicoterapia cognitivo-comportamentale. Firenze: Giunti.
Dobson, K. S. (2003). Psicoterapia cognitivo-comportamentale. Teoria, trattamenti, efficacia: lo stato dell'arte. Milano: McGraw Hill.
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