Negli ultimi anni in
campo della Terapia Cognitivo-Comportamentale si è avuto un notevole sviluppo
di tecniche e nuovi approcci mindfulness
based.
Ma cosa è la
Mindfulness?
La parola deriva dal
termine Sati in lingua Pale, il quale significa “attenzione consapevole”. Il primo
promotore e studioso degli effetti della mindfulenss è stato Jon Kabat-Zinn. Egli
ha tratto i suoi esercizi dagli insegnamenti del buddismo theravada. L’”attenzione
consapevole”, secondo l’autore, deve essere diretta al momento presente in
maniera intenzionale e in modo non giudicante. È un percorso di
auto-esplorazione e conoscenza. Kabat-Zinn è riuscito a portare la mindfulness
nel contesto terapeutico. Lo scopo di questa pratica non è risolvere i problemi
ma cambiare il modo di approcciare le questioni; riuscire a vedere in maniera
differente i propri meccanismi mentali permette all'individuo di vivere con
maggiore consapevolezza le proprie azioni.
Per riuscire a
coltivare pienamente la consapevolezza, bisogna coltivare sette atteggiamenti:
il non giudizio, la pazienza, la “mente del principiante” (vedere le cose come
fosse la prima volta), la fiducia, l’accettazione, il lasciare andare, il non
cercare risultati.
La meditazione non è
una pratica facile e neppure passiva: richiede tempo, disciplina e fermezza.
La pratica della
mindfulness ha maggiormente coinvolto i terapeuti ad indirizzo
cognitivo-comportamentale in quanto è stato dimostrato scientificamente che
tali pratiche prevengono le ricadute depressive. L’impatto che questa
disciplina ha avuto sull'indirizzo TCC ha permesso ad alcuni studiosi di
definire questi nuovi approcci di “terza generazione”: Compassion Focused Therapy, Mindfulness Based Stress Reduction, Mindfulness Based Cognitive Reduction, Acceptance and Commitment Therapy.
Le pratiche di “consapevolezza”
utilizzate nelle psicoterapie cognitive comportamentali possono essere
definite: formali o informali.
Le pratiche formali
sono:
·
Meditazione seduta;
·
Body Scan (esplorazione del corpo);
·
Meditazione camminata;
·
Yoga consapevole.
Per pratica informale
si intende la capacità di portare la concentrazione e la consapevolezza nella
vita quotidiana. È la trasformazione stabile di un modo di essere, una nuova
abitudine mentale.
Kabat-Zinn, J. (2001).
Dovunque tu vada, ci sei già. Una guida alla meditazione. Milano:
Edizioni Tea
Kabat-Zinn, J. (2008). Riprendere i sensi. Guarire se stessi
e il mondo attraverso la consapevolezza. Milano: Edizioni Tea
Nessun commento:
Posta un commento